L’universo femminile dipinto da Tiziano

CULTURA

Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento Veneziano

Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento Veneziano. La bellezza femminile attraverso lo sguardo del celebre pittore

Tiziano, Giovane donna con cappello piumato (1534-1536)

Tiziano, Giovane donna con cappello piumato (1534-1536)

Si è recentemente conclusa a Palazo Reale Tiziano e l’immagine della donna nel Cinquecento Veneziano, la grande mostra dedicata alla natura femminile nel Cinquecento attraverso la pittura del celebre pittore veneto e dei suoi contemporanei quali Giorgione, Lotto, Palma il Vecchio, Veronese e Tintoretto. A cura di Sylvia Ferino, promossa e prodotta da Comune di Milano–Cultura, Palazzo Reale e Skira editore, in collaborazione con il Kunsthistorisches Museum di Vienna. La mostra ha visto l’espisizione di oltre un centinaio di opere di cui quarantasette dipinti, sedici di Tiziano, molti dei quali in prestito dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, cui si sono aggiunti sculture, cimeli di arte applicata, svariati libri e opere grafiche. L’esposizione – ha affermato la curatrice – aspira a riflettere sul ruolo dominante della donna nella pittura veneziana del XVI secolo, che non ha eguali nella storia della Repubblica o di altre aree della cultura europea del periodo.

Nella Venezia del Cinquecento l’immagine femminile acquista un’importanza forse mai vista prima nella storia della pittura. Tra i vari fattori anche la presenza di Tiziano e di altri artisti operanti sia a Venezia che in terraferma, particolarmente interessati alla bellezza muliebre, ma anche, parallelamente, al particolare status che le donne avevano nella società veneziana. Bellezza, amore e poesia sono i temi centrali dei ritratti femminili di Tiziano e dei suoi contemporanei e successori nella Venezia del Cinquecento.

L’esposizione milanese ha portato una profonda indagine sulla figura femminile volta alla scoperta di un universo poco conosciuto, ponendo il focus sulla donna in relazione al suo posizionamento e valore nell’età della rinascenza. Parallelamente quest’ultima è stata anche portatrice di un messaggio fondamentale incentrato sul ruolo della donna nella società contemporanea, sulla sua autenticità e consapevolezza e sul concetto eterno di bellezza femminile.

Tiziano, Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere,1537

Tiziano, Ritratto di Eleonora Gonzaga della Rovere, 1537

La grande rassegna ha affrontato dunque un argomento senza tempo, tuttavia completamente inedito, presentando l’immagine della donna attraverso un intero spettro di tematiche variegate e al contempo mettendo a confronto i dipinti del grande pittore veneziano e gli altri pittori del tempo. Partendo dal ritratto realistico di donne appartenenti a diverse classi sociali, passando successivamente alla sezione dedicata ai ritratti idealizzati delle cosiddette Belle veneziane, hanno dialogato lungo il percorso espositivo straordinarie eroine e sante, letterate e poetesse e affascinanti figure mitologiche e allegoriche.

Palma il Vecchio, La Bella, Olio su tela, Vienna, Collezione Privata

All’interno della mostra si è creata al contempo una straordinaria contaminazione tra le opere e gli scritti di poeti come Pietro Bembo e Baldassarre Castiglione, i quali cantarono l’amore ed equipararono la ricerca del bello all’esaltazione della donna e della bellezza femminile; tra questi anche ritratti delle donne scrittrici, nobildonne, cittadine e anche cortigiane dell’epoca. Il percorso espositivo non si è limitato esclusivamente al racconto della società del tempo, al contrario, ha raccontato la donna sotto svariati punti di vista e attraverso differenti discipline socioculturali: dall’aspetto storico, artistico, antropologico sino a quello filosofico, letterario e religioso, comprendendo una vasta gamma di aree tematiche e fornendo così una visione a 360 gradi del contesto femminile in età rinascimentale.

 

I letterati, polemisti e scrittori d’arte

I letterati, polemisti e scrittori d’arte

Nonostante il periodo storico in cui visse uno dei maggiori esponenti della pittura veneziana, Tiziano non si focalizzò esclusivamente sui canoni estetici della donna dell’epoca, bensì diede una particolare attenzione alla sua essenza e unicità che cercò sempre di raffigurare come celebrazione della femminilità. L’intento della mostra è stato dunque anche quello di fruire dell’arte come eccezionale strumento di consapevolezza, di libertà e di emancipazione della donna. Secondo un parere squisitamente personale – oltre all’accurata selezione delle opere esposte e all’impeccabile costruzione del percorso espositivo – la grandiosità di questa mostra risiede nel parallelismo tra epoche e mondi completamente distanti tra loro, riuscendo talvolta a far riflettere sulla situazione attuale della donna e sul valore che i canoni estetici femminili possono avere oggi, in un mondo dove tutto cambia costantemente e dove la direzione sembra sempre più andare verso la riscoperta dell’antico mediante una rivisitazione del contemporaneo.

 

Tiziano, Venere Marte e Amore, 1550

Tiziano, Venere Marte e Amore, 1550

Tra le molteplici protagoniste presenti nelle opere di Tiziano è spesso presente la figura della Venere, rappresentata da sempre come la dea della bellezza e dell’amore. La mostra è riuscita a trarre riflessioni in merito all’attuale figura di Afrodite, la quale potrebbe comprendere l’intero universo femminile. In pochi conoscono – aspetto che Tiziano comprese già nel Cinquecento – la derivazione dell’autentica bellezza della dea. La vera bellezza di Venere proviene soprattutto dall’armonia che la contraddistingue; amore, forza, creatività ed equilibrio, elementi che uniti creano un nuovo concetto di Pulchrum, andando oltre la mera bellezza esteriore. Tiziano e i suoi contemporanei avevano già compreso tutto questo tracciando un primo percorso di emancipazione femminile mediante la fruizione dell’arte. I ritratti, tra eros e ambiguità, virtù e voluttà, eroismo e seduzione, fanno emergere il potere delle donne grazie alla loro bellezza, alla loro forza e al loro ruolo centrale negli eventi universali del mondo.

 

Alisia Viola

 

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