“Global Harmony”: la tutela dell’infanzia al centro della pellicola di Fabio Massa

"Global Harmony": tra i protagonisti anche l'attore e modello Sergio Múñiz

In foto è con il regista Fabio Massa

Cinema e socialità: spazi di riflessione e coinvolgimento emotivo

Il cinema può raccontare tutto e può raccontare nulla. Una pellicola può lasciare un segno morale o suscitare indifferenza. Uscire da una sala cinematografica in riflessione o ancora emotivamente coinvolti ha un suo senso. Vuol dire che abbiamo assistito ad un prodotto ad effetto e che il regista ha raggiunto uno dei suoi scopi principali: aprire uno spazio di riflessione nel pubblico.

Non è semplice, oggi, in un’epoca in cui si fa tanto cinema. Tra cortometraggi, lungometraggi e spot sociali, imprimere un messaggio morale è un’impresa ardua. Ma in questo, lo stabiese Fabio Massa è un veterano. La sua vocazione per temi impegnativi, complessi, difficili ha radici profonde. Raccontare la realtà nuda e “vera” è, da sempre, una delle prerogative del giovane regista. Massa ha l’abitudine smodata a raccontare la società nel suo verismo più puro.

Il regista Fabio Massa con l’attrice Cristina Donadio

“Global Harmony”: verismo puro nella neo pellicola di Fabio Massa

“Global Harmony”, il suo ultimo lavoro, girato tra Napoli, Lampedusa e New York è intriso di guerre silenziose, micro lotte sociali e spazi di riflessioni sull’infanzia.  Scritto a quattro mani con Diego Olivares, è un insieme di relazioni di potere e denaro che si intrecciano, in cui si fa spazio il bisogno forte di volgere il proprio sguardo all’infanzia, fase delicata e tenera della vita. Sullo sfondo della pellicola vi è la violazione dei diritti dei bambini. Massa si è basato su numeri concreti per poter costruire una storia drammatica ma allo stesso tempo carica di significato sociale.  “Attualmente secondo le stime dell’ILO (International Labour Organization), 152 milioni tra bambini ed adolescenti sono vittime del lavoro minorile”, ha spiegato il regista, “Circa la metà di essi sono coinvolti nello svolgimento di attività pericolose, che mettono a rischio la loro incolumità, la salute ma compromettono anche il loro sano sviluppo come individui. Tantissimi vivono in contesti di conflitti e devastazione e lottano ogni giorno per la sopravvivenza, rovistando tra macerie e rifiuti”, ha continuato Massa, “Potremmo parlare tanto anche dei bambini soldato, che vengono educati alle armi e posti al fronte per la difesa di interessi politici ed economici”, ha concluso il regista. Le statistiche raccontano lo spessore di tali atrocità.

Al centro il regista Fabio Massa con Morgan David Jones ed Enrico Lo Verso

 

Cast multi etnico: interpreti di spessore per una storia di giustizia sociale

La storia di giustizia sociale è raccontata in luoghi emblematici:  Napoli, città complessa, vivibile e non, ricca di storia culturale e teatro di altrettanti tipi di sfruttamenti; Lampedusa, porta d’Italia ma in primis porta d’Europa, crocevia di migranti verso futuri e destini diversi; New York, città all’avanguardia ma con background differenti, a suo modo sfondo di dislivelli socio culturali. Un cast poliedrico, multi etnico ma soprattutto di spessore a dare voce ad una storia complessa, intensa ma vera. Il protagonista è  Morgan Davide Jones, attore australiano pluripremiato per il film “Molly’s game”, di Aaron Sorkin, candidato all’Oscar e formatosi alla Western Australian Academy of Performing Arts, la principale scuola di recitazione australiana; Rasha Bilal, attrice e cantante siriana nel suo primo ruolo da protagonista in una produzione europea; l’attore siciliano Enrico Lo Verso, candidato per ben tre volte ai premi Nastri D’Argento; Randall Paul Gordon, attore statunitense, noto per aver preso parte ai film “Mission Impossibile” e “Quattro matrimoni ed un funerale”; Denny Mendez, ex Miss Italia e Miss Universo, confrontatasi con il mondo del cinema già negli States. Il film vedrà anche, tra gli attori, il giovane regista che, ancora una volta si alterna tra la cinepresa ed il set. Nel cast anche la partecipazione straordinaria di Cristina Donadio, Maria Grazia Cucinotta, Sergio Muniz e Pietro De Silva, nel ruolo di un’autorità molto importante dell’isola di Lampedusa.

Il regista Fabio Massa durante le riprese di “Global Harmony”

 

 

 

 

 

 

“Aeffetto Domino”: l’amore per i temi forti da sempre nei lavori del regista

Ancora una volta Fabio Massa “fermerà” il suo pubblico e lo inviterà a pensare: l’ abbandono della propria terra, la lotta per il rispetto anche di un solo diritto, i giochi di potere, una nuova vita, la morte, la genitorialità. “Global Harmony” è un contenitore di critiche, condanne e buoni auspici. Come lo è stato il suo “Aeffetto Domino”,  film del 2016, girato tra Africa ed Italia,  in cui il protagonista riesce a realizzare il suo sogno di recarsi nel continente del Sud per insegnare, avvalendosi del supporto di un’associazione no profit italiana. Nel 2012 il regista stabiese è protagonista di uno spot, accanto a Marco Baldini per il progetto “Bambini in comune… insieme per il Kosovo”; dal suo libro “Scivolare via come il vento”  è nato un cortometraggio dal titolo “L’amore ( quello vero)” con la partecipazione straordinaria di Pietro De Silva.

 

 

 

 

 

 

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